È stata la Puglia a ispirare la produzione artistica del “Maestro del Colore”

Se volessimo tradurre le opere del Maestro Athos Faccincani, le parole diventerebbero versi di tante poesie. Ermetiche eppure particolareggiate, composte da un sistema fisso di figure retoriche. L’iperbole, la metafora, l’allegoria servono a dare vita al segno distintivo di un artista che non smette di sognare e usa la tecnica per stimolare la fantasia, la sua e quella di chi osserva.

Il paesaggio, su cui regna la luce con le sue leggi, è il protagonista indiscusso della Personale di Pittura di Athos Faccincani, artista di fama internazionale, che ha inaugurato mercoledì 24 agosto l’esposizione in mostra a Ostuni presso Palazzo Tanzarella, visitabile tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00, fino a domenica 4 settembre. All’inaugurazione ha preso parte il Primo cittadino della Città Bianca Gianfranco Coppola, il Presidente del Museo di Civiltà Preclassiche della Murgia Meridionale Michele Conte e il suo Responsabile amministrativo Francesco Pecere, nonché un intimo amico ostunese del Maestro, il dott. Roberto Carparelli.

«La Puglia è colore, è vita, è paesaggio, è natura – dichiara il Sindaco Gianfranco Coppola – e in queste opere si rispecchia la nostra cultura. Ringrazio il Maestro di aver eletto Ostuni a teatro di questa splendida esposizione, in un anno particolarmente fortunato per il turismo. Abbiamo senza dubbio un patrimonio inestimabile, che ci impegniamo a tutelare e valorizzare con ogni mezzo, meta ambita da visitatori sempre più attenti e sensibili. Candidando la Città bianca a Capitale Italiana della Cultura per l’anno 2018, esprimiamo l’impegno a continuare con coerenza sulla strada intrapresa e chiedo in questa sede al Maestro Faccincani di appoggiare formalmente l’iniziativa, presa a cuore ultimamente anche dall’attore Michele Placido».

«Avendo indagato e dipinto la sofferenza – racconta con trasporto il Maestro Athos Faccincani – sono riuscito a comprendere la natura intima della gioia. Dopo aver descritto la guerra e la Resistenza, dopo aver osservato da vicino le tragedie che si compiono quotidianamente, ho deciso di dedicarmi al sogno, alla luce, al colore intenso che solo il profumo della vita sa sprigionare.

Non è stato facile, per diversi mesi sono rimasto vittima di un blocco creativo. Mi è bastato venire in Puglia per tornare a dipingere. Sono rimasto quattro giorni a Ischitella, un paesino sul Gargano,

durante il mio breve ma intenso soggiorno ho goduto del calore accogliente del sole e della gente del posto. Un’esperienza che mi ha restituito alla vita e al mio personale percorso artistico e interiore. Qui ho scelto di emozionarmi e qui ho deciso di trasmettere questo mio stato d’animo attraverso la pittura.

Dall’argento degli olivi pettinati dal vento che viene dal mare, dai fiori variopinti nei campi, dal blu accecante del mare, ho rubato la tavolozza che compone la storia della mia pittura, fatta di luce, di sogno e di colore. Per tutta la vita bisogna sognare come si faceva da bambini, con lo sguardo pulito di chi osserva la realtà in tutta la sua bellezza».
(grazie a OSTUNILIVE.it)